N° 2 - Pizalegn

N° 2 - Pizalegn

Passo Tonale / Mirandola / Rio Strino / Vermiglio / Fucine / Passo Tonale

35km
3:30 h
Medio

Itinerario ad anello che percorre sui due fianchi tutta l'Alta Val di Sole. Si pedala quasi sempre immersi in splendidi boschi di conifere, habitat naturale del picchio ('pizalegn') che nidifica e trova il proprio alimento su alberi vetusti, vecchi e contorti.

Dettagli percorso

  • Periodo consigliato: giugno / ottobre
  • Lunghezza: 35 km.
  • Dislivello in salita: 1.100 mt.
  • Pendenza media in salita: 7%
  • Tempo medio di percorrenza: 3.30 h.
  • Asfalto: 7%
  • Sterrato: 92%
  • Single track: 1%
  • Difficoltà: media
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Descrizione percorso

Dal Passo del Tonale si segue la strada sterrata che oltrepassa l’Ospizio San Bartolomeo (La Mirandola) e porta in Valbiolo. Giunti al bivio per la Val di Strino, si scende a destra lungo le vaste e panoramiche praterie del pascolo del Tonale. In prossimità del Forte Mero si entra nel bosco e, arrivati con leggero saliscendi al bivio per il Forte Zaccarana, dove si trovano i resti delle Caserme di Strino si prosegue a destra sino all’imbocco della Val di Strino. Non appena il bosco si dirada lasciando intravedere il suggestivo anfiteatro della valle, porre attenzione al bivio: si scende a destra per circa 200 m. fino a una ulteriore biforcazione, dalla quale si intravede il ponte di legno che bisogna attraversare per raggiungere la sponda sinistra del Rio Strino e immettersi nella vecchia strada del Tonale. È questa la strada imperiale che, fin dai tempi antichi, collegava la Val di Sole con la Valle Camonica. Dopo una lunga e comoda discesa, si arriva al Rio Finale, luogo tetro e angusto, secondo leggende vermigliane frequentato dal brigante Paol Pe, il quale sovente assaliva e depredava i viandanti diretti o di ritorno dalla Valle Camonica. L’attraversamento dell’impluvio, lungo circa 200 m. di sentiero piuttosto esposto (presenza di catene), va effettuato con attenzione. All’uscita, se la fortuna ci ha sottratto dalle grinfie del brigante, ci attende una splendida visuale del versante settentrionale della Presanella. Ripresa la discesa lungo la strada imperiale, si attraversa il bel ponte  in pietra sul Rio San Leonardo e, al successivo bivio, si prosegue a destra fino all’abitato di Vermiglio, al castello “del Dazi”, dove il principe vescovo riscuoteva le tasse sulle merci in transito. Si attraversa tutta la parte alta dell’abitato di Vermiglio fino alla frazione di Cortina. Oltrepassata la chiesa, si abbandona l’abitato e, girando a sinistra, ci si immette nuovamente sulla strada imperiale (via del Sant), lungo una vasta zona di coltivi abbandonati che portano alle prime case di Fucine. Si attraversa l’abitato in direzione di Ossana, oltrepassato il Rio Vermigliana, ai piedi del Castello di San Michele si abbandona la strada asfaltata piegando verso destra ci i immette sulla strada sterrata che, con gradevoli saliscendi, percorre la destra orografica della Val di Sole sino ai bei Laghetti di Vermiglio e, successivamente, alla vasta piana di Stavel. Oltrepassato il ponte sul torrente Presanella e un breve tratto di strada asfaltata, si imbocca la strada sterrata di Maso Cadin, passando a fianco dei ruderi di caserme militari della Grande Guerra. Si procede in un magnifico scenario dominato dai ghiacciai della Presanella sino a raggiungere la strada militare per il rifugio Denza; la si risale solo per un breve tratto, fino a un tornante dove si devia a destra verso la baita Velon, proseguendo poi nel bosco a ridosso del torrente Vermigliana. Giunti in località Viscle si va a destra, passando sul versante opposto attraverso un ponte in legno. Dopo qualche centinaio di metri in lieve discesa, si svolta a sinistra per continuare poi in salita attraverso i prati di Malga Pecè, durante la Grande Guerra sede di un comando austroungarico (le conifere più vecchie mostrano ancora qualche segno delle granate italiane). Proseguendo verso il Passo del Tonale, all’incrocio con la strada dell’alveo Presena, si gira a sinistra e la si percorre per circa 400 metri, sino al bivio con il percorso vita lungo il quale si giunge gradevolmente al termine dell’itinerario.